“L’occhio in gioco” conquista il pubblico giovane con 35 mila visitatori sotto i 50 anni

19 Gennaio 2023

“L’occhio in gioco” conquista il pubblico giovane con 35 mila visitatori sotto i 50 anni

 

 

La mostra sull’illusione e la percezione nell’arte supera i 50 mila visitatori, con un pubblico in larga parte di famiglie, giovani e giovanissimi. Anche grazie ai social.

Una mostra (anche) per giovani

L’occhio in gioco” è diventato un caso di studio.  A sorprendere particolarmente addetti ai lavori ed esperti di eventi espostivi sono età e tipologia dei visitatori. Superata questa settimana quota 50 mila, le statistiche dicono che il 70% del pubblico è costituito da under 50. Famiglie, giovani, giovanissimi e persone sotto i 45 anni: grazie al passaparola, amplificato dai social, la mostra sull’arte di ingannare lo sguardo mette in fila all’ingresso di Palazzo del Monte di Pietà un pubblico molto diverso rispetto a quello di precedenti mostre, pur molto apprezzate, come quelle dedicate a Pietro Bembo e Galileo.

Avventurarsi nell’arte

Merito senza dubbio delle opere di straordinario rilievo – da alcuni preziosi codici medievali alle opere del Gruppo N, fino a dipinti e sculture di Balla, Boccioni, Kandinskij, Kapoor, Klee, Seurat, Vasarely, solo per citarne alcuni degli artisti presenti – e dell’approccio espositivo ad un tempo didattico (sono oltre 400 le classi scolastiche hanno prenotato la visita), divertente e interattivo che porta il visitatore in un percorso tra giochi cromatici, inganni prospettici, specchi deformanti ed effetti ottici. Un caleidoscopio di emozioni spesso immortalato in selfie condivisi sulle pagine personali e istituzionali.

Tra ricerca e suggestione

Una mostra che rappresenta un nuovo modello espositivo, pensata per essere “dotta” e leggera, grazie all’unione della sofisticata indagine del tema della percezione e dell’illusione nell’arte e l’atmosfera immersiva generata dall’allestimento, con dialoghi tra artisti di epoche diverse, cassetti da aprire e spazi da attraversare. Una mostra dove l’opera d’arte non è solo da riverire ma da vivere e sperimentare, con gli occhi di un bambino. E, non a caso, anche i laboratori per i più piccoli hanno registrato numeri record.